Ci ha lasciato in punta di piedi Tullio Pancioli. Il Commendatore, come tutti lo chiamavano con affettuoso rispetto, è scomparso all’inizio di agosto all’età di 91 anni nella sua casa di via dei Colli, da dove, finché la salute glielo ha permesso, ogni giorno raggiungeva a piedi il suo albergo. Pancioli è stato un grande albergatore e un imprenditore illuminato. Ha amato Montecatini come pochi ed ha effettuato importanti investimenti per far sì che la città diventasse sempre più importante. Basti pensare al Palazzo dei Congressi, Era’ socio onorario del Rotary Club Pistoia-Montecatini Terme, dove era entrato all’età di poco più di 30 anni, e benemerito della Rotary Foundation.

La famiglia Pancioli si occupa di turismo da tre generazioni. Tullio, insieme al fratello Eugenio, raccolse il testimone dal padre Elio proprietario del prestigioso gran hotel Tamerici & Principe sul viale IV Novembre.
Poi, seguì un programma di espansione con l’acquisto dello storico Hotel Bellavista in piena zona termale. L’albergo fu completamente ristrutturato ed ampliato e divenne il secondo cinque stelle di Montecatini. Al Bellavista si aggiunse il Grand Hotel Majestic a Firenze, un altro cinque stelle situato tra la stazione e piazza del Duomo. A Cerreto Guidi, a due passi dalla casa natale di Leonardo da Vinci, la famiglia possiede un agriturismo di lusso particolarmente apprezzato da turisti stranieri.

Tullio Pancioli, però, aveva un grande sogno per la “sua” Montecatini che ospitava ogni anno molte manifestazioni congressistiche, ma senza avere una struttura adeguata. Così, decise di sostituirsi agli enti pubblici e costruì il Palazzo dei congressi nel centro della città su progetto dall’architetto Giancarlo Galassi che aveva già curato la ristrutturazione del Bellavista. Fu inaugurato nel 1987 da Arnaldo Forlani, amico personale della famiglia Pancioli. Il nuovo Palacongressi fu un’opera gigantesca: quattro piani con possibilità di divisione modulare delle sale e tecnologie d’avanguardia, che all’epoca nessuno aveva in Italia. Tra le prime grandi manifestazioni vi fu organizzata la festa nazionale dell’Amicizia.

La cerchia degli hotel si è poi ampliata al Piemonte con due strutture moderne a Novara. Per un breve periodo Pancioli, insieme ad un altro imprenditore toscano, era riuscito ad acquistare il Kursaal dal tribunale, ma poi successivi rilanci avevano fatto finire il complesso nelle mani della criminalità.

Tullio Pancioli ha lasciato anche la sua impronta vincente nel calcio, subentrando al dottor Arrigo Aronni alla presidenza di un Montecatini, che vivacchiava in prima categoria. In pochi anni, i biancocelesti riuscirono a conquistare la serie C2, sfiorando addirittura la C1, contendendo a Prato, Carrarese, Siena il primato del Granducato con memorabili sfide.

Pancioli è stato anche presidente degli albergatori Apam e durante il suo mandato acquistò l’attuale sede in quella che era stata la residenza del dottor Merlini alle spalle del cinema Imperiale. Sotto la sua presidenza l’associazione incaricò il Censis presieduto da De Rita di effettuare uno studio sulle prospettive turistiche della città. Il rapporto (diversi volumi) indicava a Montecatini di affiancare il termalismo a iniziative congressuali, culturali, sportive e di spettacolo anche a livello internazionale.

Pancioli è stato anche impegnato in politica nelle fila della Democrazia cristiana, sfiorando l’incarico di sindaco in alternanza con Amedeo Bartolini dopo il varo di una giunta Pci-Dc nel 1990. Ma gli accordi di inizio mandato non si concretizzarono.

Fino a pochi anni fa, Tullio ha continuato a lavorare per la crescita imprenditoriale delle sue attività sempre nell’ottica di un contributo di sviluppo di Montecatini. Era soddisfatto che le Terme fossero tornate in mani pubbliche (Comune e Regione) e pensava che questo avrebbe portato ad una valorizzazione di tutte le attività legate al turismo montecatinese.

Il testimone dei valori in cui Pancioli ha impostato la sua vita è passato da tempo ai figli e ai numerosi nipoti. Ha sempre avuto un forte senso della famiglia e pertanto il vuoto è ancora maggiore in tutti i suoi cari ma anche in tutte le persone che lo hanno conosciuto e apprezzato.

Le condoglianze più affettuose del nostro Club alla moglie Melita, ai figli Elio, Cristina, Francesco e Alba, al fratello Eugenio e alle rispettive famiglie.

 

 

 

 

 

 

La scomparsa dell’albergatore Tullio Pancioli, socio onorario del Club
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